
Come posso gestire lo stress: il coping
Dopo aver capito cos’è lo stress, vediamo come gestirlo.
Partendo dal presupposto che pochi sono gli eventi che più o meno oggettivamente possono essere definiti stressanti, è Il percepire l’evento come stressante, che lo rende tale. Se un individuo considera le proprie risorse come adeguate a far fronte alle richieste che gli arrivano dall’esterno, può adattarsi con successo anche se le domande ambientali sono considerevoli.
Questo processo si chiama coping e considera tutte le strategie che l’individuo mette in atto per risolvere le difficoltà.
Le strategie di coping per la gestione delle difficoltà
Se hai un problema, una difficoltà e non riesci proprio a trovare la soluzione potresti percepire uno stato di allarme che, alla lunga, può portarti all’esaurimento delle energie e quindi alla sofferenza psichica. Con l’aiuto dei seguenti studi sulle strategie di coping e cioè, le strategie per far fronte alle situazioni problematiche.
Due famosi studiosi, Lazarus e Folkman (1984) definiscono il coping come gli sforzi costanti, sia cognitivi che comportamentali, di cambiare o gestire specifiche domande interne o esterne che sono valutate come gravose o eccessive per le risorse della persona.
Esistono per questi autori due differenti modi di vedere ed affrontare le cose, e cioè due tipi di coping: quello centrato sul problema e quello centrato sull’emozione.
Nel processo di coping centrato sul problema l’individuo analizza il problema per capirlo meglio, lo elabora e segue un piano di azione. In questo contesto, la persona chiede anche consiglio a persone amiche o familiari e talvolta anche a persone specializzate come uno psicologo.
Nel coping centrato sull’emozione, il soggetto cerca di rimuovere il problema o di osservarne soltanto il lato positivo; rivaluta positivamente tutta la faccenda e si rifiuta di pensarci eccessivamente.
Questi autori considerano otto principali strategie di coping:
- attivazione di confronto, di stanziamento, autocontrollo, ricerca di supporto sociale, accettazione della responsabilità, fuga ed evitamento, problem solving programmato, rivalutazione positiva.
Endler & Parker (1990) aggiungono nella loro teoria, un altro tipo di coping centrato sull’evitamento (avoidance coping): rappresentato dal tentativo dell’individuo di ignorare la minaccia dell’evento stressante o attraverso la ricerca del supporto sociale o impegnandosi in attività che distolgono la sua attenzione dal problema.
Come il concetto di coping è legato alla gestione dello stress?
Il Locus of control
I processi di coping possono aiutare gli individui a mantenere l’adattamento psicosociale durante le condizioni di difficoltà che sono fondamentali per resistere allo stress. Questa capacità è il potere o l’abilità di ritornare alla forma di composizione originale dopo essere stati piegati, schiacciati o sottoposti a forti tensioni.
Un elemento importante è stato studiato per sviluppare strategie di coping efficaci ed adattive è il concetto di locus of control: si intende letteramente “luogo attraverso cui si esercita il controllo”.
Il costrutto di locus of control – LOC (Rotter, 1966) si riferisce alla valutazione soggettiva dei fattori cui si attribuisce la causa di eventi, fatti ed esiti. Le persone caratterizzate da locus of control interno considerano esiti ed eventi conseguenti alle proprie azioni, mentre gli individui con prevalenza di locus of control esterno ritengono che gli eventi, esiti e risultati siano principalmente influenzati da forze esterne, meno o per nulla controllabili. Le evoluzione dello studio del LoC ha portato a non considerarlo in maniera unidimensionale , ma a valutare come adattiva una certa elasticita di queste capacità ed attivarle con differenti intensità a seconda delle situazioni.
D’altra parte, non bisogna dimenticare che non ci sono persone che possiedono soltanto locus of control interno o esclusivamente quello esterno, ma esistono individui che mostrano una combinazione dei due tipi di locus of control. Queste persone, indicate col termine bi-loci, si mostrano più capaci di gestire lo stress, fanno fronte alle difficoltà in maniera più efficiente ed efficace, sono in grado di assumersi maggiori responsabilità e raggiungono gli obiettivi con minori disagi emotivi.
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